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Articoli - 20 February، 2024

Attenti prima di toccare il Polo Nord …. Giù le mani dal Polo Nord

La mia preoccupazione nell’affrontare questa nuova sfida è la pace mondiale e la sicurezza dei popoli, proprio come ero preoccupato con lo stesso obiettivo quando ho affrontato altri problemi internazionali: per contribuire il più possibile al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, e per mettere in guardia gli attori principali, i popoli e i pensatori del mondo, sulla gravità di queste questioni. Ora è il Polo Nord. I sostenitori della pace nel mondo erano sconvolti e i popoli sono stati disturbati dalle importanti dichiarazioni che la Guerra Fredda era riemersa al Polo Nord, il luogo più freddo del mondo, e, più seriamente, che potrebbe trasformarsi in una guerra calda. Questa è una possibilità ragionevole, in quanto questo è un problema diverso da tutti i precedenti problemi che hanno precipitato la guerra fredda, poichè tali problemi sono stati ideologici e politici, e non geografici. Durante i giorni della guerra fredda, l’unico problema serio e che ha quasi portato a una guerra calda, era il problema della “Baia dei Porci”, perché era più geografico che ideologico o politico.

Il Polo Nord è un problema geografico, non un problema ideologico o politico. Pertanto, potrebbe, se concretizzato, portare a una guerra calda. Ci sono finora quattro Stati che possono concorrere, e che hanno cominciato a manifestare questo, e sono l’America, la Russia, il Canada e la Danimarca, ognuno dei quali sostiene una quota del Polo Nord e cerca di appropriarsene.

Le idee promosse dagli Stati artici costieri sono veramente terrificanti. Stanno parlando di un partenariato nel campo economico al Polo Nord, di uno scontro tra questi Stati, un conflitto tra interessi politici, geografici ed economici, dell’uso di tecnologia intelligente, la creazione fittizia di protettorati , la bonifica della terra nel Polo Nord, della presenza di petrolio, diamanti e di un patrimonio di risorse nel Polo Nord, di contemplare l’apertura di rotte marine attraverso il Polo Nord, di bramare la ricchezza del Polo Nord, che è ancora un concetto così semplicemente lontano, sfruttando la tecnologia moderna e intensificando le attività umane al Polo Nord. Si tratta di indicazioni estremamente gravi che presagiscono uno scontro o una catastrofe globale inevitabile.

Gli scienziati affermano che l’attività umana è stata la causa delle emissioni di gas serra che hanno portato allo scioglimento dei ghiacci al Polo Nord. Immaginate allora cosa potrebbe accadere se l’attività umana si trasferisce al Polo Nord stesso, al cuore dell’Artico. Ciò aggraverebbe la situazione, aumentando l’effetto serra e accelerando la recessione del ghiaccio, che potrebbe causare un cambiamento climatico al Polo Nord, aumentando così la frequenza delle tempeste e degli uragani. I livelli del mare e dell’oceano aumenteranno di diversi metri, e questo comporterà un cambiamento nell’ambiente marino, e perturberà gravemente l’atmosfera del Polo Nord, sciogliendo i suoi ghiacci a causa delle attività umane, allagando tutte le aree pianeggianti e le città costiere del mondo e rilasciando il gas metano che si trova nel ghiaccio del Polo Nord.

Gli Stati del mondo, tra cui i quattro Stati reclamanti, dovrebbero comprendere che il Polo Nord è il polo di tutto il globo e non è solo un altro(qualsiasi?) posto nel mondo. Devono pensare mille volte prima di tentare qualsiasi azione che incida sul nostro Polo Nord. Esso appartiene a noi, gli abitanti della terra, e non appartiene all’America, la Russia, il Canada e la Danimarca. Non si rendono conto che la ricerca di guadagni, che possono essere illusori, per quattro Stati possono portare a un disastro globale?!

Tutti devono capire che il Polo Nord non appartiene a nessuno, è proprietà di tutti i popoli della terra e di tutti i continenti. La manomissione della natura del Polo Nord a causa di questi proggetti, comporterà a una catastrofe che influenzerà tutta la Terra, e se questo programma continuerà e produrrà i risultati terrificanti previsti dagli scienziati, potrebbe addirittura avere un’impatto sull’equilibrio del globo. Ma i disegni e la tendenza espansionistica e il colonialismo non fanno vedere questo agli Stati. Il Circolo Polare Artico deve essere inviolabile per tutti, e nessuno ha alcun diritto in su di esso. Per quanto riguarda gli Stati dell’Artico costiero, possono sfruttare le loro zone economiche esclusive fino a un limite 200 miglia, a condizione che queste 200 miglia siano al di fuori del circolo polare artico. Ogni pensiero al di là di questi limiti deve essere fermato con tutta la potenza a disposizione del mondo, perché la manomissione del Circolo Polare Artico porterà ad un disastro globale.

Signori, pensate mille volte prima di impegnarvi in rivalità o anche in conflitto sui diritti rivendicati al Polo Nord, che è l’unico posto del genere su questo unico pianeta?. Il Circolo Polare Artico è un bene comune universale e deve essere conservato intatto per sempre. E ‘indispensabile che esso sia considerato un patrimonio universale e che ogni proposito o tentativo di manipolazione che sia economico, politico o in termini di sicurezza, deve essere contrastato.

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